mercoledì 9 luglio 2025

Uno scass... schiacciamento... di binari: Schiacciabinari© 2024

Lo ammetto, finito il circo dello schiacciabinari, come mi piace definirlo, tra Vercelli e Mortara avevo in cuor mio sperato che lo stesso carrozzone si potesse ripetere nel 2024 nella tratta rimanente tra Mortara e Pavia.
E così è stato fortunatamente. Già a novembre 2023 comincia a ventilare l’ipotesi che ciò possa avverarsi. Il venticello trova riscontro quando finalmente la notizia viene confermata, e tanto basta per cominciare ad organizzare un giro di almeno un paio di giorni. Della cosa, si dimostra interessato anche un mio amico, Roberto, assente nel 2023, ma che quest’anno non vuole perdersi un servizio del genere in una delle varie secondarie sparse per l’Italia a cui è affezionato.
Anche quest'anno i carri previsti sono gli stessi dell'anno precedente: i 13 Falns sono ancora a Mortara da quel 09.09.2023 (ne è stato aggiunto uno dalle riserve), ovviamente più graffitati di allora e le locomotive sempre quelle in carico a Novara Boschetto (distaccate da Torino Orbassano).


Nota:
segue parte descrittiva dell'esperienza "sassosa".
Chiaramente per chi non è interessato può scrollare sotto direttamente alle foto, ma io consiglio di leggere il tutto per avere la giusta contestualizzazione.


Io, dal canto mio, sono ingolosito dalla possibilità di ripetere la bella esperienza dell’anno precedente, condita non solo da belle foto, ma anche da momenti di piacevole compagnia e ottime mangiate quindi mi metto già con qualche mese di anticipo alla ricerca di punti foto sulla scorta di altri giri fatti mesi o anni prima, ben sapendo che poi sarebbe stato necessario ricontrollare tutto sul posto.
Comincio pure a stilare un programma di massima basandomi semplicemente su quando andranno in luce i vari punti, perché purtroppo l’esperienza del 2023 nonché degli Schio nel 2021 ha ampiamente dimostrato che conoscere gli orari teorici ha avuto un’importanza minima rispetto a ciò che poi sarebbe stata la realtà.
Previsione ovviamente azzeccata in pieno. Nel frattempo, agosto si avvicina e, per evitare brutte sorprese, cominciamo a delineare dei giorni nelle settimane in cui presumiamo possa essere imbastito il servizio, in cui entrambi potessimo riuscire, tra riposi o ferie facilmente ottenibili, a ricavare due giorni per planare in zona.

Capita anche di parlare di che macchine potrebbero usare. A Novara (impianto a cui ha fatto capo il servizio 2023) c’era la D445.1019, non presa benissimo dal punto di vista estetico. Di papabili ci sarebbero state pure la 1020, la 1102 e la 1139, anch’esse in condizioni estetiche “discutibili”. Proprio queste due ultime, non più avvistate da tempo in testa a treni propende a far pensare che non fossero utilizzabili per fermi officina o accantonamenti, in particolare la 1102 che veniva vista pochissimo tra cui il servizio 2023 e pochissimo altro nell'ultimo anno. Ipotizziamo anche su un possibile uso delle D146, cosa che fa vacillare un po' le volontà di unirsi al giro di Roberto (cosa che fortunatamente non avverrà).

E poi c’è lei, la D445.1018 ovvero la più ricercata d’Italia negli ultimi 2 anni, che però sembrava salda ad Alessandria per i servizi su Chignolo.
Casualità vuole che proprio un mesetto prima del probabile inizio si fosse guastata e perciò venne riportata in officina a Torino. Si tratta un’operazione di routine purtroppo perché ha il sistema immunitario debole e si stanca facilmente e quindi finisce sotto amabili cure. Insisto nell’ottimismo tanto che mi diletto a punzecchiare Roberto ed altri apatras ma vengo puntualmente coperto di insulti: “ma non saranno così matti da usare proprio la 1018! Se succede è meglio che ti nasconda!” cit. In realtà, come facilmente intuibile, sarebbe bastato non ci fossero le D146 a rovinare tutto.

Da precisare una cosa. I (pochi) giorni che in realtà eravamo riusciti ad incastrare erano il 29 e 30 agosto e il 3 e 4 settembre, con partenza la sera antecedente. Queste 4 giornate erano legate tra loro dal fatto che entrambi avevamo creato una serie di incastri tra lavoro, famiglia ed altri impegni per cui la scelta dei 2 giorni sarebbe poi ricaduta su tutta una serie di altri fattori che avrebbe appunto influito su diversi ambiti e persone. Perciò ci trovavamo in condizione di essere affamatissimi di notizie certe utili poi a districare la ragnatela che avevamo creato…….. e che ovviamente non arrivavano. E intanto i giorni passavano e la maglia della ragnatela si infittiva. A rendere tutto ancora più intricato è il meteo: 29-30 previsto soleggiato, la settimana successiva molto più variabile.

Nel frattempo, vengo a conoscenza che la 1018 sta per essere trasferita, riparata, a Novara. La notizia viene tenuta chiusa nel cassetto perché l’infame fotografo veronese voleva fare una cortese sorpresa a Roberto.
Poi finalmente arriva una data di partenza del servizio: 28 agosto (noi saremmo dovuti partire la sera stessa). Ma siccome fidarsi e bene ma non fidarsi è meglio, decidiamo di aspettare di sapere che il servizio sia effettivamente partito prima di districare gli incastri da noi stessi creati. Ma siccome ci troviamo ormai veramente alle strette alla fine ci accontentiamo di sapere che la loco sia partita da Novara. Tanto ci basta per confermare il 29 e 30 come giorni di caccia e associare il 3 e 4 a tutto il resto.
Ma siccome, com’è noto, il fotografo propone e la ferrovia dispone, a metà giornata, praticamente a borse pronte, arriva la mazzata sui denti. Sono stati riscontrati diversi problemini e il servizio non partirà quel giorno. E peggio, non è dato a sapere quando lo farà. La mattina dopo? Il venerdì? Il sabato? Direttamente la settimana successiva?
Tutta questa pappardella per far capire cosa sono stati per noi quei 5 giorni di attesa, e ancor peggio, quando finalmente ci è arrivata la notizia del probabile inizio dalla settimana successiva (in realtà hanno saltato anche il lunedì giusto per dare un’ulteriore scrollata ai nervi), cosa è stato dover rimodulare tutto ciò che si era delineato dopo aver liberato da questo impegno i due giorni alternativi che ci eravamo programmati arrivando a lambire anche il rischio di dover rinunciare a tutto. Ci siamo ritrovati prigionieri della stessa ragnatela che aveva creato noi stessi.
In quei giorni, con un po' di vento, nella bassa veronese si potevano nettamente distinguere gli echi delle imprecazioni che arrivavano dal padovano, intensificati dal fatto che, oltretutto, quel giorno si era presentata tra l’altro la più ambita di Orbassano, ma che essendo poi rientrata a casuccia, all’avvio effettivo del servizio, non ci sarebbe stata nessuna garanzia di rivederla. Oltre il danno anche la beffa quindi, perché la sorpresa era andata in fumo, con relativo carico di improperi.

Tagliando corto, decidiamo di partire il 2 settembre sera, per essere operativi il 3 e 4.
Ufficialmente perché confidavamo che fossero quasi costretti a partire il 3 con le corse, pena il rischio di non raggiungere le corse necessarie a riattivare le tratte senza rallentamenti.
Ufficiosamente perché………non avevamo alternative, specialmente Roberto. Fosse andata male ci saremmo guardati attorno e qualcosa di interessante lo avremmo pur trovato. (purtroppo, però, non più i deviati via Alessandria-Novara che invece avremmo beccato comodamente la settimana precedente come contorno fotografico).
Ritrovo a Verona Porta Vescovo alle 21:00 e via direzione Mortara dove avevamo intenzione di dormire. Viaggio non liscissimo viste le chiusure autostradali che ci impongono velocità da pedoni su strade normali dietro a camion dall’andatura bradica tanto che anziché arrivare alla branda alle 23:00, ci arriviamo ben dopo la mezzanotte con il titolare che ci malediva con gli occhi mentre ci sorrideva con la bocca.
Doccia, letto e vada come vada.


Martedì 03 settembre 2024
La sveglia suona prestino. L’idea è di prendercela comoda ma cercare comunque di arrivare in stazione a Mortara con congruo anticipo per vedere cosa succede, e nel caso di imprevisti prendere i dovuti accorgimenti.
Bighelloniamo sui marciapiedi un bel po' attirando, probabilmente a causa delle reflex al collo, anche l’attenzione di qualche viaggiatore che non disdegna una chiacchera per capire cosa ci sia di tanto interessante in una stazione come quella, e manifesta pure un sincero interesse nell’ascoltare le risposte che forniamo.
Il premio “commento dell’anno” spetta comunque ad una signora che alla vista della D445.1018, che nel frattempo era arrivata all’improvviso da Novara senza essere annunciata in quanto ricevuta in un binario senza marciapiede, esclama: “si vede che è vecchia, ma è più bella dei treni che usiamo tutti i giorni”. Chapeau!!


La sciura sale sul suo treno e noi ci dedichiamo alle manovre, ma ne ricaviamo ben poco. Allora decidiamo di trasferisci al primo punto utile previsto ovvero la stazione di Garlasco. Lungo linea scorgiamo la foresta che corre parallela ai binari. Peccato, i bei argini puliti delle risaie, visti a gennaio, sono solo un bel ricordo. Nel frattempo, arriviamo alla meta e ci mettiamo in lunga attesa, resa però piacevole da una chiacchierata scambiata con un’altra signora del posto che aspettava uno degli autobus sostitutivi. Ho voluto citarla perché il succo di tutti i discorsi è stato che questa signora amava letteralmente viaggiare in treno. Era abbastanza scocciata di dover prendere un autobus e non vedeva l’ora venisse ripristinato il servizio ferroviario. Tra le varie, conclude i discorsi ricordando i piacevoli viaggi a Parigi con il notturno ma si dimostra altrettanto soddisfatta del TGV che prende comunque volentieri prenotandolo per tempo così da limitare i costi. Poi ci saluta e noi ci rimettiamo in estenuante attesa. E intanto la luce gira inesorabilmente sul frontale del possibile treno.


Nel frattempo, compare il primo tanti apatras che incontreremo nel corso della giornata e che ci dà un’ottima dritta. Sta andando in luce il cavalcavia prima di Garlasco, che decidiamo di sfruttare quando ci rendiamo conto che la stazione non sarebbe stata più fruibile. Sul posto ci ritroviamo in quattro e dopo una discreta opera di disboscamento, diventa bello comodo per tutti. Tuttavia, il PL permane aperto tanto da farci temere di essere stati troppo ottimisti e di essere incappati in nuovi imprevisti. Ma un messaggio di chi è appostato prima di noi ci segnala che finalmente i PL sono andati giù, ci rincuora, e quando tocca a noi (dopo molti altri minuti), non lo risparmiamo certo di scatti.


Il convoglio formato dalla D445.1018 e 13 carri Falns carichi di pietrisco procedono lentamente nella loro primissima corsa di tonnellaggio da Mortara a Pavia, qui poco prima di Garlasco. 03.09.2024


Scatta l’inseguimento, per modo di dire ovviamente perché il traffico non è dalla nostra parte. Ci mette un po' di fretta anche vedere chiusi la miriade di PL che costeggiano la statale dopo Garlasco e temiamo che il DCO apra a Cava Carbonara il segnale di protezione prima di riuscire a passare il PL di stazione per riuscire a raggiungere il nostro obbiettivo. Tutto per nulla. Ci vorrà ben oltre un’ora prima che si palesi di fronte a noi e questo ci fa capire che il giorno dopo potremmo affrontare la questione con tutt’altro spirito. Nel frattempo, abbiamo modo di rivedere o conoscere ulteriori apatras, e tutto ciò, come l’anno scorso, rende molto più piacevole l’attesa del treno il cui sfiancante andamento polverizza totalmente quel poco che ci avevamo programmato.
Poi finalmente si palesa nella scena il mercione a velocità veramente ridicola (non oso pensare a quante decine di minuti sono rimasti chiusi i PL)


Il muso della D445.1018 sbuca da un vecchio ponticello ad arco poco dopo la stazione di Cava Carbonara. 03.09.2024

Il treno impegna in direzione Pavia la trincea di Cava Carbonara. 03.09.2024


A questo punto ci facciamo due conti. È quasi mezzogiorno e c’è la seria possibilità che il PDB si fermi a pranzare inoltre devono anche fare il salto loco a Pavia. Consideriamo, come tempo disponibile solo quest’ultimo, per non correre rischi e quindi valutiamo che dovremmo riuscire a fare l’ordinarissimo Colleoni che dovrebbe partire per Alessandria. Con un occhio al PL ci appostiamo poco fuori Cava Carbonara e timbriamo anche questo.

L'ATR803.007 è appena ripartito da Cava Carbonara verso Alessandria. La fermata di Cava Carbonara viene utilizzata straordinariamente come termine corsa (vi fanno fermata solo i treni della relazione Pavia-Vercelli e vv.) e interscambio con il bus sostitutivo. 03.09.2024


Ce ne torniamo in stazione dove abbiamo due possibilità. Se il nostro treno arriva prima del regionale da Alessandria, lo facciamo con il Fabbricato Viaggiatori altrimenti rimane comunque valida l’inquadratura a fine marciapiede con il Magazzino Merci. E siccome probabilmente ci avevamo visto giusto con la pausa refezione, fa a tempo ad arrivare il Colleoni da Alessandria, perciò, ci appostiamo lato Pavia per la foto con il magazzino.
Finalmente verso le 13:30 sentiamo il tanto sospirato annuncio "treno in transito al binario 2" e di conseguenza riusciamo a fare anche la PRIMA foto al PRIMO ritorno, con molte ore di ritardo. Approfittando della velocità propongo un tris: telata per lo storico portale segnali, normale e dronata.

La corsa di ritorno a Mortara entra in deviata a 30 km/h a Cava Carbonara per dirigersi sulla linea per Vercelli. Nella vista tipicamente schiacciata data dallo zoom si può notare il ponticello ad arco della foto precedente e il campanile della chiesa di S.Maria del Carmine (XV secolo) di Pavia. 03.09.2024


Foto tradizionale affiancata al tipico magazzino merci coperto di Cava Carbonara, una struttura tipica delle linee della Lomellina (lo si può trovare ancora a Belgioioso, sulla Pavia-Codogno). 03.09.2024


Dal drone: il treno parte da Cava Carbonara verso Mortara. Sul binario 1 si può notare un ATR803 appena giunto da Alessandria. 03.09.2024

Anche qui parte la rincorsa.
Stavolta per modo di dire però perché è chiaro che non serve impazzire per cambiare posto.
L’obbiettivo da raggiungere è il trafficatissimo cavalcavia di Gambolò ma strada facendo, vicino a Gropello, da lontano ci sembra di scorgere un tratto pulito nei pressi di un PL. L’avvistamento corrisponde allo svincolo della statale, perciò, non esito ad imboccarlo del tutto istintivamente, mentre Roberto è già all’opera per capire come arrivarci. Purtroppo, non è in luce perfetta quindi facciamo lo scatto di prova nonostante il muso nero, e mi appunto di tornarci qualora nei prossimi giorni ci sia una corsa con luce più favorevole. Riprendiamo la strada per Gambolò e quando stiamo per riprendere lo svincolo, da sopra il cavalcavia notiamo il treno fermo al segnale di protezione di alcuni PL di linea. Molliamo l’auto in uno spiazzo e ci affacciamo per capire cosa succede. Scattiamo anche qui qualche foto ma, muso nero a parte, il treno è fermo in posizione alquanto infelice. Passano i minuti, ed è evidente che il PDM sta ricevendo qualche prescrizione probabilmente per un guasto di qualche PL. Appena pronto a partire, il macchinista si affaccia, e, devo dire con apprezzata gentilezza, ci comunica che per oggi, questa sarà l’ultima corsa e che appena giunti a Mortara, rientreranno a Novara… Splendido, UNA giornata per UNA coppia.
Noi, come previsto corriamo al già citato cavalcavia e, dopo un lungo aerosol di gas di scarico, intaschiamo anche questa.


Presso la fermata di Gambolò-Remondò il convoglio procede lentamente sotto il cavalcavia stradale. 03.09.2024


Il dubbio ci attanaglia per capire se il materiale verrà portato per intero a Novara Boschetto oppure se per risparmiare prezioso tempo e manovre verrà lasciato a Mortara. Non conoscendo cosa succederà decidiamo quindi, assieme ad un altro ragazzo di tentare di precederlo in zona Bicocca a Novara dove ci apposteremo per circa un’ora e mezza nella quale vedremo ben…….UN minuetto diesel….


Il minuetto diesel 011, che si presenta senza fascia rossa sul frontale, effettua un regionale Novara-Mortara, fotografato in località Bicocca. 03.09.2024


Del nostro treno nemmeno l’ombra, e nonostante la luce sia nel frattempo diventata buona, ragioniamo sul fatto che non può essere che dopo quasi due ore dal suo presunto arrivo a Mortara, non sia ancora passato. È evidente che non si fosse più mosso da la e il PDM è ritornato con il primo regionale utile.
D'altronde il macchinista ci aveva detto che sarebbero tornati a Novara, ok, ma non aveva mai specificato che lo avrebbero fatto anche con il treno.

Quando diventa chiaro che forse la motivazione che ci siamo dati, non è poi tanto campata in aria, decidiamo di mollare il colpo a favore di un mio obbiettivo segnato fin da subito al momento della stesura del programma di questo giro. Si tratta del ponte sul Sesia, a Candia, e i transiti buoni sono alle 18.20 o 19.10 e solo pochi mesi all’anno. Se riusciamo a farlo già con la prima corsa, ce ne resta un’altra per tentare un secondo punto visto che la Mortara-Casale offre poco sia in termini di treni che di punti foto.
Programma rispettato.


Il minuetto MD.003 effettua un regionale Mortara-Casale Monferrato, ripreso sul ponte ad archi sul Sesia. Ripresa da scala, foto di Roberto


Lo stesso treno ripreso dal drone. 03.09.2024


Soddisfatti, specialmente per la luce, torniamo verso Mortara ad esplorare qualche punto foto. Il primo sarebbe anche molto interessante per gli elementi di contorno che lo caratterizzano ma il treno dovrebbe cadere in un determinato punto dove sono concentrati fin troppi elementi ferroviari quindi un po’ dispiaciuti desistiamo. A Zeme però troviamo qualcosa di comunque interessante, sempre con le immancabili risaie a contorno.


La corsa di ritorno (la linea è gestita con un solo minuetto che va avanti ed indietro tutto il giorno) ripresa al tramonto fra le risaie a Zeme. 03.09.2024


E con questa foto, le reflex vanno a riposo… Ci avviamo verso la doccia e nel frattempo cerchiamo un posticino per cenare. Dopo diverse telefonate a vuoto troviamo un localino in centro a Mortara, dove l’accoglienza ci spiazza. Roberto chiede della prenotazione e ci viene risposto: “cercate un tavolo da due di là in sala e “frase incomprensibile”. Ci guardiamo perché entrambi non abbiamo capito. Richiediamo e la risposta è “lì in bacheca c’è il menù. Fotografatelo per poter ordinare”. Meraviglioso, siamo nel posto giusto, lontani da QRcode e fi***rie varie che nascondono spesso una cucina di dubbio gusto.

Ed infatti ci spaparanziamo con un antipastone di tutto ciò che si può fare con l’oca seguito da un risotto ortica e burrata per me e porcini e mirtilli per Roberto. Ci meravigliamo di noi stessi quando siamo costretti ad accettare la dura realtà di non essere in grado di affrontare anche uno dei vari appetibili secondi che il menù ci offre. Ci accontentiamo del dolce e poi passeggiata digestiva in stazione dove troviamo conferma delle nostre pomeridiane supposizioni. La D445.1018 e il suo convoglio sono ricoverati in scalo, pronti per il servizio del giorno dopo. Con il rischio 1019 evitato, ce ne andiamo in branda che domani ricomincia il circo…

speriamo nel meteo…..



Mercoledì 04 settembre 2024
La mattina siamo operativi un po' più tardi, ma non troppo perché abbiamo valutato che alle 6.30 arriva il primo treno utile da Novara, dal quale potrebbe scendere il PDC del merci, il quale potrebbe avere anche fretta viste le corse da recuperare. Quindi conteggiamo di raggiungere il nostro primo obbiettivo, cioè nuovamente la stazione di Garlasco, con un buon margine.
Proprio alla stazione troviamo già un altro apatras e di li a poco se ne uniranno altri: anche oggi la noia non sarà di impiccio.

I toni morbidi delle nostre candide voci, accompagnate da molteplici grasse risate fanno inevitabilmente aprire qualche balcone il che ci fa temere di veder spuntare la polfer da un momento all’altro ma poi il tutto si dissolve in una bolla di sapone. Una signora da un balcone ci chiede se siamo noi gli addetti alla pulizia delle sterpaglie in ambito ferroviario, e sottostanti il suo balcone. Purtroppo, la richiesta sembra lecita, ma ci tocca deluderla. Non siamo noi coloro che spera di trovare. Poi avvistiamo al secondo piano di un condominio praticamente al nostro fianco, un signore che continua a sbirciare dalla finestra. Quando il PL si abbassa, noi ci disponiamo a mo’ di plotone d’ esecuzione tra chinati, in piedi e scalizzati/sgabellati, tipo “620 cacciatori in 14 metri quadri” di fantozziana memoria. Nell’attesa, ci accorgiamo che il famoso signore del secondo piano si è appostato sul suo balcone reflex al collo!

Ora come ora sarei tanto curioso di vedere come gli è venuta la foto. Tento anche di affittare, previo pagamento di svariate brioches, l’utilizzo del suo balcone per la mattina del sabato successivo, qual ora riuscissi a tornare in zona. Ma purtroppo, deve rinunciare all’allettante proposta in quanto già impegnato quel giorno…Peccato…..
Nel frattempo, alle 8.20 si materializza il nostro obiettivo:


Sosta improvvisata della D445.1018 al binario 1 della stazione di Garlasco. 04.04.2024


….che si ferma a causa del segnale a via impedita. Oltretutto si ferma in ottima posizione quindi ne approfittiamo per sfruttare varie inquadrature e poi ci defiliamo verso il successivo, che inizialmente era l’entrata di Cava Carbonara ma poi visto l’andamento, appena in auto, decidiamo di tentare la sorte fermandoci dove ne vediamo la possibilità. Così mentre viaggiamo, ci viene in mente la vista dal cavalcavia dove ieri avevamo visto il treno fermo, e decidiamo di sfruttarla, con successo.


Dintorni di Garlasco: la linea serpeggia fra le risaie della Lomellina, il treno percorre questo tratto lentamente direzione Pavia. 04.04.2024


Poi lungo strada Roberto avvista un punto discretamente pulito quindi pit-stop al vicino distributore con relativo rotolamento e serie di scatti…


Villanova D'Ardenghi, ulteriore passaggio nelle campagne coltivate a risaie. 04.04.2024


… e poi via all’appuntamento programmato.


Ingresso del convoglio alla stazione di Cava Carbonara. 04.09.2024


Ora il mio pallino è una foto con il drone sul ponte del Ticino a Pavia che è l’unico punto meno fuori luce per quanto riguarda il ritorno. Arrivandoci vediamo il nostro treno fermo in quarto binario a Pavia, ma valutiamo di non fermarci e di cercare con calma un punto di accesso al fiume che ci permetta di fare ciò che vogliamo. Dopo qualche peripezia, che ci porta a perdere diversi minuti, approdiamo in riva al Ticino.

Mentre Roberto trova alloggio in un attracco galleggiante per piccole imbarcazioni, io mi preparo ad alzare in volo il drone. Proprio in quel momento inevitabilmente vengo fermato da due anziane signore che hanno visto il velivolo in mano e hanno iniziato a porre le più varie domande. Ad un certo punto però mi defilo perché temo di perdere la ripartenza del merci: scendo la ripida scarpata e raggiungo il pontile.

Mentre armeggio, Robbi dice di avere l’impressione di sentire il rumore di una loco diesel. Ma non può essere che abbiano già fatto salto macchina e che siano ripartiti.
Nel dubbio invio il drone in perlustrazione ed in effetti lato Pavia non scorgo nulla. Ma nel mentre il socio urla: “il Chignolo”! Svolazzata rapida in cerca di una posizione valida e raffica di foto a questa piacevole “sorpresa”: in realtà sarebbe più ordinario degli schiacciabinari, ma presi dalla foga della 1018 ci siamo bellamente dimenticati della sua esistenza.


Il treno merci Alessandria Smistamento-Chignolo Po attraversa il ponte sul fiume Ticino alle porte di Pavia con la D445.1020. 04.09.2024


I nostri pensieri vanno all’immagine dei due merci diesel affiancati in stazione a Pavia. Robe d’altri tempi!!!
Poi, cullati dal placido scorrere delle acque, facciamo tutto ciò che passa tipo un paio di IC, uno molto (troppo) variegato con 464 (che io non faccio) e uno un po' più uniforme con E414:


Sul medesimo ponte un IC Milano-Ventimiglia con doppia trazione di E414 in livrea ICS. 04.04.2024


Non mancano nemmeno i merci tipo questo MDW, che merita una parentesi. Mi aspettavo il transito ma il treno rallenta sempre più fino a fermarsi al segnale di protezione. Passano i minuti, il treno è fermo in posizione critica (impalato) e non si muove... intanto la batteria inizia a scendere di carica col drone in volo tanto da annullare il ritorno automatico alla base. Poi finalmente si muove:


La E189.104 in livrea Akiem in carico a Medway e incaricata di un merci La Spezia-Milano riparte dal segnale di protezione di Pavia dopo aver permesso alla D445.1018 di effettuare la manovra di regresso del convoglio Schiacciabinari. 04/09/2024


Oppure questo di cisterne, che sembra essere un CTI e al quale non diamo momentaneamente nessun peso:


E494 Captrain in transito verso Alessandria Smistamento, sempre sul Ticino. Foto di Roberto.


Concludiamo con l’obiettivo principe di questa rilassante attesa, avvisati per l’ennesima volta del brontolio in lontananza dei motori della 1018.
Mentre sbaracchiamo il punto foto mi rendo conto anche del motivo del fermo del merci MDW: la 1018 stava manovrando per il giro macchina in stazione a Pavia!


Finalmente il boccone più gustoso di questa ottima tappa a Pavia: la D445.1018 è appena ripartita per Mortara. Dopo aver transitato sul ponte imboccherà l'ex Bivio Gravellone e la linea per Cava Carbonara-Alessandria. 04.09.2024


Ora si apre una voragine in quanto per questo treno non vale la rincorsa per via della luce sbagliata praticamente ovunque e poi bisogna tener conto delle solite tempistiche del giro macchina a Mortara e infine siamo anche a rischio di sosta refezione.
Mentre siamo per strada valutiamo la vicinanza tra il nostro prossimo obbiettivo, cioè Tromello, e la zona di Lomello dove decidiamo di andare in perlustrazione in cerca di qualche regionale per riempire l’attesa del merci nuovamente su Pavia a cui prevediamo tempi di percorrenza biblici.
Essendo in zona con anticipo sul primo treno utile decidiamo di andare noi a far refezione in un bar che già conoscevamo in zona Lomello ed infatti non ci delude nemmeno stavolta perché i 4 toast con coppa piacentina sono la fine del mondo, senza parlare delle aitanti cameriere!

L’abbuffata porta consiglio. Facciamo due conti della serva (stavolta sbagliati come vedremo) e valutiamo che tra l’arrivo a Mortara e il salto loco, visto l’orario, è probabile che vadano a mangiare anche loro e perciò perché non tentare di fare il Colleoni nell’unico punto ancora in luce cioè l’uscita di Torreberetti? Ci allontaniamo un po' dal nostro obbiettivo, ma siamo tranquillizzati dalle nostre precedenti valutazioni sui tempi di ripartenza dello schiacciabinari.

Mentre andiamo, riceviamo una telefonata dai ragazzi appostati a Tromello che ci chiedono delle nostre intenzioni. Li avvisiamo che appena fatto il regionale delle 12 a Torreberetti, li avremmo raggiunti con calma. Al che, saputa la nostra destinazione, ci illustrano di una info appena ricevuta… dietro al regionale c’è un merci di CTI!! Vuoi vedere che è il treno che avevamo fatto qualche ora prima a Pavia?? Molto probabile!!
Al che si apre un bel dilemma sul da farsi, che risolviamo con il seguente ragionamento… Dello schiacciabinari abbiamo già diverse buone foto mentre del CTI non abbiamo praticamente quasi nulla, anzi fa parte di obbiettivi futuri per entrambi. Rischiamo, e magari con un po' di fortuna riusciamo a farli entrambi. Fortuna che sarà altalenate perché il Colleoni verrà nuvolassassinato, mentre per il CTI a blocco esce il sole.


La D318.011 CTI e le cisterne precedentemente fotografate a Pavia imboccano la curva di Torreberetti in direzione di Sannazzaro de Burgondi (vista dal drone). 04.09.2024


Lo stesso treno ma visto da terra, nei pressi di un PL. 04.09.2024


…ma lo schiacciabinari, contro le nostre previsioni, partirà mentre siamo in viaggio. Peccato, sarebbe stato bello riuscire a far tutto, ma la cosa era stata ponderata. Avevamo fatto altre valutazioni (ma quando hanno mangiato??) ma eravamo ben coscienti del rischio che stavamo correndo perciò il dispiacere è minimo anche in virtù dell’aver intascato un’ottima foto e depennato un altro obbiettivo.

Ci mettiamo quindi in viaggio verso Cava dove dovremmo fare una foto alla curva in ingresso. Sappiamo già che non sarà la foto del secolo ma dovendo andarci comunque per il ritorno alla trincea, facciamo riempimento. Poi i soci di Tromello ci richiamano per avvisarci che è spuntato anche un MIR e che sta già viaggiando verso Sannazzaro…Siamo increduli!!! Ma allo stesso tempo sappiamo già cosa fare. Depenniamo Cava e andiamo ad attendere il MIR al punto foto cascina vicino a Ferrera. Come arriviamo comincia chiudersi il PL. Ma non è orario di regionali. Qualche ritardo? Rapida controllata a viaggiatreno e vediamo che il regionale per Alessandria sta regolarmente partendo da Lomello. E qui si accende la lampadina. Vuoi vedere, ci diciamo, che abbiamo superato il CTI fermato a Lomello per incrocio??
Esattamente così!!


Nella classicissima cornice della Cascina Confallonera fra Lomello e Ferrera Lomellina, la D318 riprende la corsa dopo la sosta incrocio a Lomello. 04.09.2024


E poi attendiamo comodamente anche il MIR. Secondo obbiettivo depennato!
Chiunque ci avrebbe dati dei pazzi a rinunciare a due foto alla D445.1018 per preferire una D318 e una D146, ma tenuto conto delle distanze in ballo la scelta per noi era scontata. 


A blocco, un secondo merci di Mercitalia, affidato alla D146.2014. 04.09.2024


Stesso treno ma visto dal drone. 04.09.2024


E qui spendo due parole per ringraziare gli autori delle due telefonate, grazie alle quali ci siamo tolti la briga di venire apposta a fare due servizi che, stando alle info in nostro possesso, sarebbe stato abbastanza difficile beccarli entrambi e pure in luce sfruttando un’unica uscita. Quindi, sperando mi leggano, grazie da entrambi per il sassolino che ci avete permesso di togliere dalla scarpa.

Tornando al racconto, rimane poco da dire. Arriviamo alla trincea di Cava dove ritroviamo tanti apatras. Nell’attesa ci facciamo gli ennesimi conti della serva (anche stavolta sbagliati. Sta serva oggi non ne indovina una!!). Avendo visto altri apatras appostati a fine marciapiede in stazione a Cava vicino al MM, costretti anche loro a quella posizione dal colleoni presente in sosta, valutiamo che, nel caso il nostro merci arrivi nel momento in cui a Cava non c’è nulla in sosta, potremmo, scattata questa foto, cercare di arrivare in stazione e fare anche la foto con il FV, tanto “i colleghi” posizionati lato Pavia, non danno alcun disturbo nell’inquadratura.
E avviene ciò che speravamo. Parte il colleoni e poco dopo arriva il nostro obiettivo.


Mancava un grande classico: la trincea di Cava Carbonara lato pomeriggio, eccola quindi con la seconda corsa Pavia-Mortara della giornata, rovinata dai primi lembi di una perturbazione che durerà qualche giorno. 04.09.2024


Immediatamente sgommiamo verso la stazione ma la serva non ha tenuto conto che i presenti in stazione, una volta liberato il primo binario, hanno fatto il nostro stesso pensiero; quindi, come entriamo in stazione veniamo fermati dalle urla dei presenti a cui stiamo per rovinare l’inquadratura. Il treno è troppo imminente per raggiungerli e quindi a noi non resta che fare un rapido dietro front e lasciarli scattare tranquillamente.
Pazienza, siamo enormemente soddisfatti di ciò che abbiamo racimolato in questi due giorni, e visto che la perturbazione prevista, è giunta in zona assieme al transito dell’ultimo treno, noi salutiamo e ringraziamo tutti i presenti per la compagnia e puntiamo la rotta verso il Veneto.

Per Roberto è finita, per me è diverso... avevo ben 5 giorni disponibili da utilizzare ma il meteo ha disposto diversamente, il giorno successivo sarebbe stato con pioggia a catinelle e quindi ho iniziato a valutare un ritorno per il fine settimana: un barlume di speranza. Ce la farò?



Venerdì 06 settembre 2024
Vagliando diverse opportunità opto per partire il venerdì mattina, in treno, poichè il meteo si sarebbe aperto nel pomeriggio e in più avrei avuto il sabato libero in zona, accordato con l'amico Massimo per qualche ulteriore foto.
Mi preparo il piano di viaggio dettagliato: treno da Cerea a Verona, poi Milano Lambrate, Albairate e Vigevano.
Da Vigevano sfruttando il giornaliero lombardia avrei trovato una dubbia coincidenza con un bus extraurbano per Tromello, quindi circa 25' a piedi per il cavalcavia.
Per quel venerdì era prevista la D445.1019 fino alle 14 e poi la 1018 fino a tarda notte, allo scopo di recuperare il tempo perso i primi giorni.

Salito sul treno per Milano mi addormento salvo poi svegliarmi a treno fermo, siamo infatti fermi in linea alla protezione di Treviglio per problemi alla linea elettrica sulla veloce fra Treviglio e Pioltello. Dopo un po' si riparte utilizzando solo la lenta e a velocità di lumaca perchè ovviamente siamo in coda ad un suburbano e a chissà quanti altri treni con gli stessi problemi.
Ho comunque una coincidenza larga a Lambrate (in sostanza potevo prendere anche il treno dopo).
Giunto in protezione a Lambrate altra sosta lunga: guasto al blocco e come noi anche il Bergamo sul binario a fianco: tutti assieme appassionatamente.
Entrato in stazione l'S9 mi sfila davanti e prendo il successivo. A questo punto c'è il buco dei bus e arrivo direttamente a Mortara. Qui cambio il programma e mi dirigo a piedi al PL fuori dalla stazione, sono solo 40' di camminata: la 1019 intanto è arrivata col suo merci e sta facendo il giro macchina in stazione.
40' sono troppi e quindi mi perdo il transito in luce mentre sono per strada.

Non mi resta che attendere il ritorno (controluce) e di nuovo l'andata (controluce). Nel frattempo arrivano anche due apatrasici locali e al terzo tentativo finalmente castigo anche la XMPR


Nelle calde campagne a sud di Mortara la D445.1019 (ripulita dai graffiti) torna da Pavia a Mortara con il suo convoglio di carri Falns. 06.09.2024


Mi aggrego ora alla felice compagnia: il merci pare sia limitato alla tratta Mortara-Garlasco mentre sulla tratta successiva tentano di riparare i guasti che hanno distrutto tutto il programma di esercizio nei giorni precedenti.
Ci spostiamo tutti proprio a Garlasco prevedendo il giro macchina da fotografare, quindi spostamento al cavalcavia a Tromello.
Nel frattempo a Mortara c'è stato il cambio locomotiva ed è tornata la 1018.
Finalmente il merci arriva, si ferma, ci piazziamo.... riparte col via libera verso Pavia, ed eccoci qui a Garlasco a guardare le traversine. :'(

Mi ricordo del punto foto provato con Roberto a Gropello, quindi andiamo li.
L'attesa sarà piuttosto snervante ma alla fine.... finalmente!


L'ultima foto che farò allo Schiacciabinari edizione 2024 sarà questa alla D445.1018 mentre alle ultime luci transita per Gropello Cairoli verso Mortara. 06.09.2024


Molliamo tutto e andiamo tutti a casa.
Io nel frattempo ho prenotato nella bettolaccia di proprietà della trattoria e nel mentre la 1018 continua i suoi giri (non ricordo più in che tratta, forse addirittura Garlasco-Pavia). Dopo cena, nemmeno il tempo di pregustarmi la giornata in compagnia di sabato arriva la mazzata: la 1018 ha chiesto riserva.
Dopo diverse ore, in piena notte, la 1019 riparte da Novara per recuperare loco guasta e materiale e lo ricovera a Mortara.



Sabato 07 settembre 2024
Il giorno dopo vede molti appassionati in zona ma ... il meteo fa piuttosto schifo e per di più non ci sarà nessun treno fino alle 14, perchè hanno richiamato il personale assegnato a fare il soccorso ed ora il turno è rimasto scoperto, si partirà dopo le 14, ovviamente con la 1019 che sarà ferma in bella mostra a Mortara tutto il giorno.

La truppa piemontese invece prende altre vie.
Siamo alle porte di Novara dove è in transito un MIR da Luino per Mortara. Il punto designato è ovviamente il famoso canale, io propongo doppio scatto:


La E193.401 BLS su un treno MIR Luino-Mortara transita lungo il canale Quintino Sella poco fuori Novara. 07.09.2024


La vista dal drone mette in evidenza il Canale, la piccola centrale idroelettrica e in lontananza la città di Novara. 07.09.2024


Ci spostiamo poi sulla Torino-Milano dove scattiamo ad un Candiolo con deciso ritardo, un minuetto su un Ivrea-Novara e un INV Novara-Torino:


Spostamento sulla Torino-Milano, presso Borgo Vercelli e le immancabili risaie transita un altro treno MIR con locomotiva BLS, stavolta un Luino-Candiolo. 07.09.2024


A seguire il Minuetto diesel 001 in invio da Novara a Torino. 07.09.2024


Ci sarebbe anche un ulteriore merci di CFI ma lo fumiamo letteralmente per strada mentre andiamo a Ponzana, dove non resta che fare un regionale e prima che il cielo si chiuda definitivamente:


Poco lontano alla stazione di Ponzana il minuetto elettrico 096 con regionale Ivrea-Novara. 07.09.2024.


Alcuni pensano di tornare a fare la 1019 sui Sassi, anche se le notizie meteorologiche sono piuttosto deludenti.
Io scelgo invece di rientrare a casa.
Da Novara anticipo la partenza e prendo un suburbano verso Pioltello, scendo a Rho Fiera, Freccia fino a Verona e regionale fino a Cerea.
La mia avventura sugli schiacciabinari© 2024 è così terminata.

Vorrei infine ringraziare tutti gli amici che in zona mi hanno aiutato, supportato e dato i vari passaggi in auto, in particolare Roberto, Massimo e Francesco.
Penso faccia riflettere di come un semplice andirivieni di un solo convoglio possa al giorno d'oggi creare così tante difficoltà operative, a conti fatti tenuto conto anche di meteo e quanto altro il risultato lo vedo soddisfacente e di tutto rispetto.


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